Articoli

La gestione riproduttiva del gatto maschio: linee guida WSAVA

2025/09/08
In questo articolo cercheremo di fare chiarezza sulle indicazioni contenute all'interno delle linee guida WSAVA per la gestione riproduttiva del gatto maschio.

Quando si parla di sterilizzazione nel gatto maschio, la prima immagine che viene in mente è la castrazione chirurgica. E per molti, questo è l'unico metodo conosciuto. Tuttavia, le linee guida WSAVA (World Small Animal Veterinary Association) ci invitano a considerare un approccio più ampio, che tenga conto non solo dell'efficacia, ma anche delle esigenze individuali dell'animale, del proprietario e del contesto in cui vive. Non esiste una soluzione universale, ma una serie di opzioni, ciascuna con i suoi pro e contro, che il veterinario deve saper valutare e discutere in modo approfondito. Questo articolo esplora i metodi di gestione riproduttiva del gatto maschio, seguendo le raccomandazioni ufficiali per un'approccio consapevole e completo.

La castrazione chirurgica (Orchiectomia): il metodo classico

L'orchiectomia (rimozione chirurgica dei testicoli) è l'opzione più tradizionale e ampiamente raccomandata. Il suo principale vantaggio risiede nella sua natura definitiva: interrompe in modo irreversibile la produzione di spermatozoi e di testosterone, l'ormone maschile per eccellenza. Questa procedura non solo garantisce una sterilizzazione permanente, ma risolve anche la maggior parte dei problemi comportamentali legati agli ormoni, come la marcatura urinaria, il vagabondaggio e l'aggressività tra maschi. Per questo motivo, l'orchiectomia è considerata il metodo di scelta per quasi tutte le categorie di gatti, dai gatti domestici a quelli ospitati nei rifugi e a quelli randagi. È una soluzione definitiva che offre chiarezza e benefici sia per la salute che per il comportamento.

Tuttavia, comporta anche alcuni rischi sulla salute a lungo termine del paziente: per questo, è importante spiegare al proprietario tutti gli effetti avversi che possono manifestarsi dopo l'intervento. 

Gli Agonisti del GnRH (Deslorelina): un’opzione sempre più raccomandata

Per i proprietari che desiderano una soluzione non definitiva o che hanno remore sull'intervento chirurgico, gli agonisti del GnRH come la deslorelina, somministrati tramite impianto sottocutaneo, rappresentano un'alternativa interessante. Il suo meccanismo d'azione è piuttosto semplice: inizialmente induce una "fase di flare-up", ovvero un temporaneo aumento degli ormoni sessuali che può persino intensificare i comportamenti indesiderati per 3-11 settimane. Successivamente, l'esposizione continua al farmaco "inganna" l'organismo, che smette di produrre ormoni, portando a una soppressione della fertilità e dei comportamenti aggressivi. L'efficacia è elevata, e la reversibilità è un punto di forza: la fertilità torna dopo 60-90 giorni dalla rimozione dell'impianto. Questo rende la deslorelina un'ottima alternativa alla chirurgia per i gatti di proprietà, soprattutto se la sterilizzazione deve essere temporanea, o in contesti dove la chirurgia non è praticabile.

Inoltre, come evidenziato nelle linee guida, grazie alla downregulation dei recettori sensibili al GnRH, la deslorelina consente non solo di interrompere la produzione di ormoni sessuali, ma anche di tenere sotto controllo le gonadotropine (LH e FSH), ormoni sospettati di essere la causa dei principali effetti avversi osservati nei soggetti sterilizzati. 

Vasectomia ed Epididimectomia: quando considerarle?

La vasectomia e l'epididimectomia sono procedure chirurgiche che, a differenza dell'orchiectomia, mantengono intatta la produzione di ormoni. Rimuovono solo i vasi deferenti o l'epididimo, rendendo il gatto sterile ma preservando tutti i comportamenti (e le funzioni organiche) correlate agli ormoni sessuali.

  • Perché non per tutti: Poiché il gatto mantiene il suo comportamento sessuale e l'aggressività inter-maschile, queste opzioni non sono raccomandate per i gatti di proprietà o nei rifugi, dove l'obiettivo principale è eliminare questi comportamenti.

  • Perché utili: Diventano un'opzione accettabile in contesti molto specifici, come le popolazioni feline randage. Un maschio sterilizzato ma ormonalmente attivo può mantenere una posizione dominante nella colonia, accoppiarsi con le femmine senza renderle gravide e, in questo modo, impedire a maschi interi di introdursi nel gruppo, controllando indirettamente la riproduzione complessiva.

Iniezioni intratesticolari: una pratica sconsigliata

Le iniezioni intratesticolari di sostanze chimiche, come il cloruro di calcio, sono un altro metodo per indurre sterilità. Tuttavia, le linee guida WSAVA le sconsigliano per quasi tutte le categorie di gatti. Il motivo principale è l'incertezza sulla piena efficacia nel ridurre i livelli di testosterone a un punto tale da eliminare i comportamenti indesiderati. Inoltre, le possibili complicazioni locali e la difficoltà di monitoraggio a lungo termine rendono questo metodo meno sicuro e affidabile rispetto alle altre opzioni.

Conclusione: un approccio personalizzato è la chiave

In conclusione, mentre l'orchiectomia rimane la raccomandazione principale della WSAVA per la sua efficacia e sicurezza, l'evoluzione della medicina veterinaria offre oggi un ventaglio di opzioni. La scelta del metodo più adatto deve essere il risultato di un dialogo aperto e informato tra il proprietario e il medico veterinario, basato sulla conoscenza dei pro e dei contro di ciascuna procedura. Un approccio personalizzato e ragionato è sempre la via migliore per garantire il benessere e la felicità del nostro gatto.

Quando sterilizzare un cane in base alla razza

Quando sterilizzare un cane in base alla razza

Fonte: Hart LA, Thigpen AP, Hart BL, Willits NH, Lee M, Babchuk MM, Lee J, Ho M, Clarkson ST, Chou JW. Assisting decision-making on age of neutering for German Short/Wirehaired Pointer, Mastiff, Newfoundland, Rhodesian Ridgeback, Siberian Husky: associated joint disorders, cancers, and urinary incontinence. Front Vet Sci. 2024 Apr 12;11:1322276.

Segui le linee guida WSAVA nella tua clinica